!!!Endurata Cellese!!! Off Road!

Report di Sabato 18 Giugno 2005

Foto

Partecipanti

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4° Uscita del Gruppo! Di Gino Chiuppesi

Il diluvio universale caduto mercoledì 15 Giugno mi aveva messo un po’ di agitazione perché il Giro si svolgeva per circa il 30% su fondo terroso. Per questo motivo, venerdì 17, sono andato a fare l’intera ricognizione valutando le possibili fangaie. Fortunatamente i due giorni di tempo sono bastati per, non dico asciugare l’intero percorso ma senz’altro renderlo fattibile.

Mi dispiace moltissimo ad avere detto no a 3 iscrizioni arrivate venerdì in giornata ma eravamo 20 moto, 3 guide e 130 km di sterrato con alcuni punti impegnativi. Chiedo scusa soprattutto al ragazzo di Napoli. Vedrai che ci saranno altre occasioni per conoscerci. ;-)

La sera di Venerdì io, Umberto, Gianluca, Massimo, Patrizio ed Enrico abbiamo Cenato in un bel posticino (da me scelto) vicino Acquapendente. Non vi dico quanto abbiamo mangiato e quanto bevuto…:-) Alla fine della Cena Patrizio e Gianluca sono venuti a Celle sul Rigo a lasciare le loro Moto nel mio Garage. Insomma, tra “na magnata” quattro chiacchiere e molto vinello io sono andato a dormire all’una di notte! Patrizio e Gianluca verso le due, presumo! Visto che dovevano tornare a Viterbo.

La mattina del 18 mi sveglio alle 08:00, faccio colazione e intanto che mi sto vestendo sento suonare. Vado a vedere dalla finestra e vedo Patrizio e Gianluca. Rapida vestizione dei due loschi figuri (1 ora!) poi via verso Radicofani, il nostro punto di ritrovo.

Arrivati al Paese intorno alle 10:00 faccio firmare a tutti lo scarico di responsabilità e controllo quanti siamo: ci sono 4 TranSalp Claudio, Roberto, Carlo e Fabio; 2 Xtz 660 Idefix e Paolo; 2 kle 500 io e Roberto; 1 Super Tenere’ Massimo; 1 Africa Twin Enrico; 3 Xr 650 r Patrizio, Alessandro e Nicola; 1 Ktm 450 Enrico; 1 Ttr Umberto; 1 Xr 400 Gianluca; 1 Tte Massimo e 1 Dr-z 400 Claudio. Totale 18 Moto per altrettanti piloti. Purtroppo mancano due persone: Francesco Piscopiello per un improvviso impegno e Marco per problemi alla sua TranSalp.

Roberto Marinai sfoggia la sua nuova Kle con 250 km all’attivo! Ha improvvisato un “rustico” paracoppa ma molto protettivo e direi anche ben fatto.

Facciamo la foto di Gruppo, scattata dalla Signorina Lucia che ringrazio per averci sopportato. La ragazza è la fidanzata del “Vero Talebano”  

Partiamo, io mi metto in testa Claudio al centro e Roberto in fondo.

Si prende un facile sterrato per poi scendere su una strada sconnessa con fondo terroso e qualche canalone in forte discesa. Risaliamo per il paese di Celle sul Rigo e prima di arrivare a San Casciano dei Bagni prendiamo a destra su una strada sempre a terra e con qualche piccola  fangaia. Qui qualcuno passa per la fangaia e qualcuno no. Enrico e Roberto passano per il campo ed evitano il fango.

Massimo con Super Tenere’ centra la pozza in pieno e fa diventare molto più bella la possente Tenere’. Umberto su Ttr fa una piccola scivolata.

Ci fermiamo per vedere da un’altura il Lago di San  Casciano e poi ripartiamo per il primo punto impegnativo. Quando possibile mando avanti Gianluca per fare le foto. Tutti passano indenni in mezzo ad un piccolo Guado e una sassaia in salita, nessun problema! Adesso ci aspettano alcuni facili sterrati intorno al Monte Cetona prima di un bel salitone.

Il Gruppo è molto compatto anche se chiaramente tra il primo e l’ultimo ci vuole del tempo per raggrupparsi. Il caldo è veramente bestiale e ogni volta che ci sono gli incroci ognuno si cerca un posto all’ombra con inevitabili sudate a fermo. Arriviamo alla salita impegnativa, mi fermo, faccio partire solo Gianluca per fare le foto, spiego quale è la situazione a tutti e dico a Claudio di far partire un pilota alla volta e molto distanziati tra loro. La difficoltà sta nel fatto che, oltre ad essere una salita ripidissima ci sono anche dei tornanti molto stretti a peggiorare la situazione. Comunque tutti salgono abbastanza bene, non cade nessuno per fortuna.

Alcuni km e arriviamo al punto più impegnativo dell’intero percorso.

Passo da tutti a sentire chi se la sente. Alla fine non faranno il percorso e andranno direttamente al punto in cui pranzare: Enrico Vignali, Roberto Marinai, Fabio, Carlo e Roberto. Alcuni dei quali sono tornati indietro resosi conto della difficoltà. Quasi alla fine del percorso Hard ci sono due pozze d’acqua con molto fango; è qui che si fanno tante foto con Moto di traverso, schizzi, spagli di fango, spinte e tante risate. Immortalo Massimo con il Super Tenere’ completamente di traverso e a tutto Gas per uscire fuori dalla fanga. Nessuno cade e tutti insieme si va a mangiare poco prima delle 14:00.

Tutti mezzi disidratati dal caldo bestiale si mangia su un’area attrezzata in cima al Monte Cetona. Si parla della Via del Sale e altre mille chiacchiere. Ovviamente ci sono molti sfottò tra uno e l’altro e qualcuno, come al solito, tira fuori un buon Vinello (non contenti della sera prima…) e tra una bevuta e l’altra riprendiamo le forze per affrontare la seconda parte del percorso.

Questa è più lunga della prima, però è molto meno impegnativa e più scorrevole, tanto è vero che anche il nostro “Vero Talebano” (Roberto Serenelli) non taglia nemmeno un metro del percorso del pomeriggio. Questo ragazzo ha poca esperienza in fuoristrada. Ha messo le ruote fuori dall’asfalto per la prima volta nel Giro del nostro primo compleanno, ha fatto il Ctc con Guido e poi è venuto con noi all’Endurata Cellese. E’ migliorato moltissimo, mi ha veramente sbalordito, se continua così diverrà un’endurista con i fiocchi! ;-) Partiamo e a San Casciano dei Bagni ci fermiamo per il caffè poi iniziamo il percorso del pomeriggio.

Purtroppo il nostro Carlo Bindi fora su asfalto all’altezza di Centeno, un paesino lungo la strada statale Cassia vicino Acquapendente. Usa la “bomboletta” con successo perché arriva a casa senza ulteriori problemi. Volevo ringraziare pubblicamente questo ragazzo, una persona veramente speciale. Una volta arrivato a Casa ha avuto l’accortezza di chiamarmi e mettermi a conoscenza, appunto, di essere arrivato sano e salvo. Bravo! Non è da tutti!

Si avvicina la fine del Giro. C’è ancora qualche punto impegnativo ma ce l’abbiamo quasi fatta!

In uno sterrato privato, per poterlo transitare, avevo chiesto l’autorizzazione. Concessa! Però in fondo alla strada c’è una sbarra e non intendono darmi la chiave. Arrivati a tale punto c’è la possibilità di entrare sulla fossetta di scolo delle acque e aggirare l’ostacolo ma non è proprio facilissimo per moto possenti e anche per il “Vero Talebano” si prospetta un’altra prova di abilità! :-) Anche Enrico con l’Africa è perplesso, gira e rigira, guarda, scruta, fa transitare tutti e poi, alla fine,  prova pure lui. In precedenza, Massimo su Super Tenere’, è stato il primo delle moto possenti ad imboccare la deviazione e preparare la strada a tutti facendo un bel solco per uscire dal canale una volta passata la sbarra. Questo personaggio è alto quasi due metri ed è un vero manico! Un tipo come Gerry per capirci. Mah!? Hanno pure la stessa Moto. E prima di questo Giro ha pure acquistato un Gps v della Garmin nuovo di pacca. Praticamente questa è la prima registrazione di una traccia. La sera prima abbiamo settato l’intero gps con il mio. Mi ricordo che qualche anno fa io l’avevo settato con quello del Bellucci. (Fondatore di M&toor)

Passato questo punto aspettiamo Umberto che completamente disidratato a bisogno di qualche minuto per recuperare.

Arrivati all’asfalto facciamo qualche km per poi prendere l’ultimo sterrato che ci porterà direttamente a San Casciano dei  Bagni dove finirà il Giro.

Quest’ultimo, inizia con fondo ghiaioso, poi diventa terroso con diversi canaloni e qualche punto impegnativo con della pozze, e successivamente ancora ghiaioso.

Finito! Sono le 18:00 passate! Ce l’abbiamo fatta! Siamo a San Casciano dei Bagni, in piazza! Posteggiamo tutte le Moto e facciamo la foto di Gruppo, tanti saluti,  poi qualcuno torna a casa e qualcuno viene con il sottoscritto da mio Zio Ettore in Cantina!!! :-)

Partiamo da San Casciano dei Bagni in direzione Celle sul Rigo. Arrivati al paese io vado ad aprire il mio Garage a permettere a Patrizio e Gianluca di prendere le loro cose e rientrare rispettivamente a Roma e Viterbo. Patrizio sarebbe venuto volentieri in Cantina, ma evidentemente con la signora Mecco non si scherza! :-)

Il podere di mio Zio è situato tra il paese di Celle sul Rigo e la Strada statale Cassia e si può raggiungere solo su strada sterrata. Rimaniamo in Nove: io, Roberto Marinai, Idefix, Massimo, Bassi, Umberto, Enrico, “il Vero Talebano”e la Signorina Lucia.

Ed ora che scrivo??? Ragazzi non vi scandalizzate ma qualcuno alla fine non riusciva a mettere lo zaino per tornare a casa, qualche altro aveva detto che era cotto, non ce la faceva più e quando siamo ripartiti addrizzava gli incroci e sgommava come un matto. Senza contare che per uscire dalla Cantina, uno strepitoso personaggio, ha dovuto salire la scala a quattro zampe…!!! :-)))) (Andate a vedere le Foto!) Fatto sta che ci siamo divertiti molto, qualche sbronza ci può anche stare, alla fine del Giro però. Non oso pensare cosa sarebbe successo se la Cantina fosse stata assaltata alla sosta del pranzo invece che alla fine del Giro!!! :-)

Conclusioni:

Io mi sono divertito davvero tanto, sono cosciente che il percorso è stato molto lungo e veramente massacrante. Anche il gran caldo ci ha letteralmente ammazzato. Nessuno ha rotto, una foratura e un paio di cadute con moto leggere. Direi che come bilancio è più che accettabile pensando che abbiamo percorso 130 km con 18 Moto e assaporato qualunque tipo di terreno: ghiaia, pietraie, terra di qualunque genere e anche qualche fangaia! Come al solito non si è perso nessuno, questo è merito dell’organizzazione, ma anche merito vostro. Sicuramente sapete fare molto bene “l’elastico” e siete molto preparati. Soprattutto pazienti ad aspettare ad ogni incrocio la scopa. Quest’ultima cosa è una virtù che pochi Gruppi hanno.

Un ringraziamento particolare va a Claudio Conti di Grosseto per avermi aiutato nell’organizzare questa Endurata. A Roberto Marinai per essere venuto con la Moto nuova in un percorso non proprio adatto per fare il rodaggio della sua nuova Kle 500. A Roberto (il vero Talebano) per lo spirito di adattamento dimostrato in ogni occasione e alla sua ragazza Lucia. A Umberto per il grande sforzo fatto. Ad un personaggio veramente fuori dal comune, il nostro Enrico Bassi. Ad Enrico e Massimo che avevano le Moto più pesanti del Gruppo. Ad Idefix per il suo aiuto lungo i punti difficili ai nuovi arrivati e a tutti gli altri sempre simpaticissimi.

Alla prossima!

Lamps, Gino Chiuppesi. (Uno dei Talebani).
"Comunque vada ne è valsa la pena!"