!Ricognizione Tour Endurata Ghiacciata! |
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Report e Foto di Mercoledì 28 Dicembre 2005 |
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Report Ricognizione Endurata Ghiacciata - Di Gino
Chiuppesi! La
sera di Martedì 27 Dicembre telefono a tutti i Partecipanti. Viste le
previsioni, pessime, rimaniamo d’accordo di sentirci la mattina seguente. Il
Meteo dava un forte calo delle temperature e Neve anche in pianura. Intorno
alle 07:00, Max mi manda un Sms dove mi comunica che stanno partendo da Rapallo!!!
Penso che questi due personaggi sono fuori di senno! Guardo fuori dalla
finestra e vedo un tempo da Lupi, ma fortunatamente non ci sono precipitazioni
Nevose. Sta piovendo! Rispondo al suo sms con queste testuali parole: “Che
Famiglia Babbo! Ok, ci vediamo a Foiano!” Intorno
alle 09:00, a Celle sul Rigo, la
Pioggia è diventata Neve e le strade diventano tutte bianche!
Chiamo Carlo e anche a Montalcino “Fiocca” come un pazzo! Chiamo Enrico, sembra
che a Foiano la temperatura è di 2°C,
ma in forte calo!! Che si
fa??? Sia a Carlo che ad Enrico dico che il sottoscritto parte ugualmente, quei
due Pazzi da Manicomio sono partiti da Rapallo a quasi 300 km da Foiano e non parto
io che sono ad un centinaio di km? Deciso!!!
Rapido giro di telefonate, si parte… tutti!!! Parto
intorno alle 10:00 da Celle sul Rigo con le strade completamente innevate, ma
fortunatamente è uscito un tiepido sole. Per arrivare all’Autostrada via: Celle
sul Rigo-Monte Cetona-Sarteano-Svincolo Chiusi-Chianciano-Terme mi ci vorrà
un’ora e mezza per una trentina di km! Telefono al Bassi per informarlo del mio
ritardo, ma dice che mancano pure i due Genovesi. Arrivo a Foiano intorno alle
12:00 e poco dopo arrivano pure i due incoscienti Liguri. Siamo tutti: io con
il mio Kle 500, Bassi con il suo ktm 450, Carlo, Antonio e Max con le loro
Transalp 650 e quel manico di Andrea con la mitica Africa Twin. Antonio, Max ed
Andrea non li conoscevo, sono i nuovi Talebani!!! Antonio è un’Omone di 2 metri per almeno 100 kg; Max è mingherlino,
Alto e veramente molto simpatico; anche Andrea
è molto alto e devo dire anche molto bravo con la sua Africa. Alle
12:30 si parte! Apre il Bassi e lungo i primi km si perde 3 volte la fiancatina
sinistra del suo ktm…! :-) Fa veramente freddo con raffiche di Tramontana non
trascurabili. Ovviamente comincia pure a Nevicare. Arrivati ai primi Sterrati vado davanti io e provo ad aumentare
l’andatura per vedere questi nuovi Talebani come se la cavano. Il Gruppo è
compatto e più o meno abbiamo lo stesso Manico. C’è da considerare che siamo
tutti Tassellati meno Andrea che monta delle Michelin Enduro tre. Arriviamo ad
un bel salto nei pressi di un passaggio al livello. Come al solito saltiamo
tutti, ma Andrea prende letteralmente il volo. L’andatura
è allegra e tutti ci divertiamo come matti. Addirittura cominciamo a patire il
caldo: qualcuno si cambia i guanti pesanti con quelli più leggeri. I due Guadi
iniziali non possiamo farli a causa delle abbondanti piogge cadute. A circa metà
del Giro la Transalp
di Max fa un rumoraccio che proviene dalla catena. Ci fermeremo per più di
mezz’ora! Anche se con qualcuno è la prima volta che ci incontriamo è veramente
bello vedere la completa coesione nel dare una mano al Talebano Max in
difficoltà. Ci manca una chiave a tubo per smontare il Carter, ma
fortunatamente c’è Patrizio. Una persona del posto con quasi un’officina nel
proprio Garage. Fa sempre più freddo ed il vento è sempre più gelido. Carlo in
questo posto si congelerà e riuscirà a scaldarsi solo a fine Giro. Ripartiamo,
ma l’Africa non ne vuol sapere di accendersi. Andrea in quattro e quattrotto
smonta la sella, riattacca il cavo al polo della batteria allentatosi e via
verso la fine del Tour. Passiamo
nei pressi di un area Mineraria dove dal sottosuolo escono dei gas venefici, ma
ripartiamo di corsa. Al Bassi comincia a girare la testa! Facciamo il terzo
Guado e qui succede di tutto: il Gruppo s’è amalgamato molto e le risate si
sprecano. Andrea, con la temperatura sotto lo zero, percorre il Guado quattro o
cinque volte, Carlo è sempre più congelato, Antonio è peggio di Andrea e Max ci
fa fare mille risate. Continuiamo per facili sterrati: un sali e scendi con strepitosi
panorami. Arriviamo
al pezzo fangoso che sarà lungo una cinquantina di metri. Dico a tutti di
aspettare, vado avanti io, con un filo di Gas, per poi fare le foto. Il
primo ad arrivare è Andrea, senza Tasselli! Comincia a fare lo sborone: la sua
Africa sempre di traverso e io con le mani nei capelli che gli grido: “fai
piano, fai pianoooo” … eheheh, poco dopo si sdraia! :-) Arriva Antonio, un bel
Manico pure lui, a tutto foco prende la fangaia dalla parte sbagliata, in
contro pendenza, facendo mille numeri…, si sdraia a 5 metri dalla fine! :-) Carlo
e Max passano con un filo di Gas e rimangono in piedi!!! ;-) Ovviamente
nessuno si fa nulla e tra mille risate mi chiamano a fare degli ulteriori
scatti alle Moto infangate. Arriviamo
a fine Giro intorno alle 16:30. Carlo è congelato: si cambia i calsini e mette
un’ulteriore indumento sotto i pantaloni tecnici. Intanto che mangiamo un bel
panino fuori comincia a Nevicare copiosamente. Tra battute e mille risate
ripartiremo per le rispettive dimore intorno alle 17:30. I due Genovesi partono
insieme ad Antonio e vanno verso lo svincolo Autostradale A1 “Valdarno”, mentre
il sottoscritto, Enrico e Carlo prendono per Castelnuovo Berardenga. Nella
Superstrada troviamo una bufera di Neve, ma fortunatamente va e viene. Enrico
ci saluta a Serre di Rapolano e io rimango con Carlo. Da qui continuo con il
Transalpista fino a Torrenieri. La
Neve comincia ad attaccare per terra e io comincio ad aver
paura visto che da Torrenieri sarò da solo. Saluto Carlo, devo ancora
percorrere 50 Km
prima di arrivare a destinazione e dovrò per forza di cose salire a 800 metri di altitudine!
Comunque ho nel cuore una frase detta da Carlo: “se ti trovi male chiamami e ti
accompagnerò a casa io con la mia Jeep!” Male che vada torno indietro, no?
Continuavo a dirmi dentro di me. Vado
bene fino sotto Radicofani, quando comincio a salire non vedo più nulla. Fiocca
talmente intensamente che la visiera si appanna e non posso alzarla. Comincio a
perdere la speranza e sono tentato di prendere in considerazione l’ipotesi di
tornare indietro. Come se non bastasse comincio a non sentire più le dita della
Mano destra. Salgo in seconda, ma nelle curve la Moto va diritta. A metà della
salita la mia salvezza!!! Uno Scansaneve!!! Signore ti ringrazio! Mi prendono
per Matto e qualcuno me lo dice anche in faccia. Fatto sta che da li la Neve è meno compatta e riesco
ad arrivare nei pressi di Radicofani. Dal Paese che fu di Ghino di Tacco a
Celle sul Rigo ci sono pochi km e fortunatamente le pendenze sono meno
accentuate! Arriverò
a Casa intorno alle 19:30 con le punta delle dita completamente congelate.
Telefono subito ad Enrico. Anche da lui sta fioccando intensamente, ma è
arrivato sano e salvo. Poco dopo mi chiama Carlo per sapere se ero arrivato.
Intorno all’una e mezza di Notte mi arriva un sms da Max dove scrive che sia
lui che Andrea sono arrivati sani e salvi. Il Giorno dopo saprò di una
scivolata in Autostrada di Andrea e una vera Odissea per raggiungere Rapallo, sono
arrivati dopo la Mezzanotte!!!
Ma
secondo voi, questa è passione o incoscienza??? Io dico passione, ma in diversi
continuano a dirmi che si tratta d’incoscienza!!! Beh, a
me piace pensarla così: quando sarò Vecchio, seduto su una sedia di Legno, con tutto
in torno i Figli dei miei Figli o se avrò fortuna i Figli dei miei Figli dei
miei Figli, allora racconterò queste avventure completamente fuori da ogni
logica!!! Come
ho
detto mille altre volte questa passione ci unisce come fossimo Fratelli! ;-) Grazie
a tutti! Alla
prossima, Gino Chiuppesi! ______________________________________________________________________ Foto della Ricognizione
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