|
17 | Tutti i partecipanti si divertono a lanciare monetine sulla roccia...Questa è un pinnacolo di roccia calcarea che sporge poco oltre la balaustra del piazzale, da dove si usa lanciare monete nel tentativo di farle arrestare proprio sull'esigua superficie della bianca guglia. La leggenda narra che in età longobarda, due cavalieri giunsero sulla cima del Sacro monte Gelbison; mentre uno varcò il portale della chiesa madre per ringraziare la Madonna, l'altro lo scherniva da fuori per questo suo gesto di "debolezza" che poco si addiceva ad un vero guerriero. D'un tratto il suo cavallo s'imbizzarrì e in pochi attimi raggiunse l'orlo del precipizio per saltare oltre. Allora il cavaliere, benché non credente, implorò l'aiuto della Madonna la quale gli salvò la vita facendo arrestare la cavalcatura proprio su quello spuntone di roccia, che perciò prese la denominazione di "zampa del cavallo". Da allora sussiste l'usanza di lanciare monetine (un tempo si lanciavano sassi del suolo sacro) sulla zampa: se vi riesce un anziano, egli farà ritorno al santuario l'anno successivo. Se vi riesce una donna in cerca di marito, ella ritornerà da sposata. Alle leggende, come alle verità di fede, si può credere o no. Ma quì tutto contribuisce a rendere il pellegrinaggio un'esperienza ancora più viscerale, pura, mistica e antica. E non importa che tu sia il cavaliere credente o quello miscredente. L'importante è che cammini. |
Immagini totali: 193 | Editing by Gino Chiuppesi © | www. Motoinfuoristrada.it © |